E' doveroso riportarvi questo articolo di Alessandro Rasman:
Il potente presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (Fism) nonché direttore generale della collegata Aism, nell'imbararazzato tentativo di difendere lo studio multicentrico profeticamente denominato "Cosmo" sull'incidenza dell'insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI) nella sclerosi multipla, da cui si era dissociato già nel 2010 lo scopritore della CCSVI, l'italiano prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell'Università di Ferrara), ha concesso un'intervista dal consueto tono autoreferenziale al sito "Salute 24" della testata "Il Sole 24 Ore".
Nessuna particolare novità dal ripetitivo bla bla bla che ne esce, ma merita forse fare qualche breve considerazione su alcune inesattezze affermate.
Nella prima risposta quando fa riferimento agli studi "a favore" ed a quelli "contro" il Presidente si dimentica di spiegare che quest'ultimi sono stati pubblicati in tempi insolitamente rapidi per la ricerca da team di neurologi, pregiudizialmente ostili all'ipotesi di Zamboni, che hanno applicato un protocollo difforme da quello necessario per una corretta diagnosi della CCSVI.
Inoltre, quando il Presidente con malcelato orgoglio afferma che la CCSVI "potrebbe essere presente in una bassa percentuale di persone o addirittura potrebbe non esistere..." si dimentica di riferire che recentemente è stato pubblicatro sulla rivista medica Functional Neurology (che non è certo Topolino...) uno studio flebografico (vero gold standard per la diagnosi della CCSVI) su ben 586 pazienti, dove sono state trovate anomalie venose nel 96,1% dei casi esaminati (!) confermando che le patologie venose sono fortemente associate alla sclerosi multipla.
Continuando a negare una possibile correlazione tra CCSVI e SM ovviamente passa poi direttamente a propagandare lo studio Cosmo di Aism, omettendo di riferire dei contrasti con il prof. Zamboni sui difetti del protocollo Aism e soprattutto del fatto che nell'ottobre scorso, a studio ancora in corso ed in barba ai proclami come esso venga condotto "in doppio cieco", l'Aism ha dichiarato alla stampa "A oggi, sulla base di dati preliminari, la presenza di CCSVI è stata osservata globalmente in meno del 10% dei soggetti esaminati".
Secondo alcuni esperti di metodologia della ricerca queste dichiarazioni potrebbero costituire un grave "bias di ricerca" in grado di invalidare lo studio Cosmo, essendoci ampie tracce di dichiarazioni fatte anzitempo in grado di influenzare negativamente gli operatori dello studio (anche quando fossero stati perfettamente preparati).
Fa poi veramente sorridere l'orgogliosa citazione della sezione sulla CCSVi nel sito dell'Aism dove purtroppo sono invece stati omessi alcuni recenti studi che hanno confermato una correlazione tra la CCSVI e la SM e dove il Presidente (che non risulta essere uno specialista del campo vascolare) azzarda addirittura una sua libera interpretazione dello studio pubblicato su Radiology dal Dr. Marcello Mancini di Napoli, dimenticando che eventuali commenti in letteratura scientifica vanno indirizzati alle stesse riviste che poi valutano se pubblicarli sulla base della loro fondatezza.
Nella sua terza risposta quando parla riferendosi allo studio multicentrico Brave Dreams promosso e finanziato dalla Regione Emilia Romagna dimentica ovviamente di riferire che l'Aism aveva più volte promesso un finanziamento che poi è stato negato sulla base di un parere del comitato scientifico di Aism (partorito dopo sei mesi...), in cui alcuni importanti componenti hanno dei potenziali conflitti d'interessi per via dei loro rapporti con le case farmaceutiche.
Non parla infine delle richieste da parte delle principali società scientifiche di effettuare studi interventistici sull'argomento (vedasi ad esempio quanto emerso durante l'ultimo meeting della Società di Radiologia Interventisticaa San Francisco).
Ma non importa, il pensiero di Aism sulla CCSVI ai malati di e alle loro famiglie è ormai ben noto ma gli antichi dicevano "errare humanum est, perseverare autem diabolicum".
Fonte: http://salute24.ilsole24ore.com/articles/14207-sclerosi-multipla-battaglia-fism-abbiamo-bisogno-di-dati-credibili-avanti-con-la-ricerca?refresh_ce
Sclerosi Multipla: una risposta al presidente di Fism-Aism sul Metodo Zamboni
AISM, the first Italian association which deals with MS, responds well to studies done on CCSVI:
The powerful chairman of the Italian Multiple Sclerosis Foundation (FISM), and AISM managing director , in attempt to defend the multicenter prophetically study "Cosmo" on the incidence of chronic cerebrospinal venous insufficiency (CCSVI) in multiple sclerosis by which disassociated in 2010 was the discoverer of CCSVI, Prof. Paolo Zamboni (Director of the Center for Vascular Diseases, University of Ferrara), gave an interview to the site from the usual tone of self "Salute 24" of the newspaper "Il Sole 24 Ore".
No special news from repetitive blah blah blah that comes out, but perhaps worth making some brief comments on some inaccuracies established.In the first response when referring to studies "for" and those "against" the President forgets to explain that the latter were published in unusually quick time for the research team of neurologists, prejudiced against the hypothesis of Zamboni , who applied a protocol other than that necessary for a proper diagnosis of CCSVI.Furthermore, when the President says with undisguised pride that CCSVI "may be present in a small percentage of people, or may not exist ..." you forgot to report that was recently pubblication on the medical journal Functional Neurology (which is not Mickey Mouse ...) a study phlebographic phase (true gold standard for diagnosis of CCSVI) of 586 patients well, where vein abnormalities were found in 96,1% of the cases examined (!) confirming that venous disease are strongly associated with multiple sclerosis. Continuing to deny a possible relationship between MS and CCSVI course then goes directly to propagate the study of Cosmo Aism, failing to report contrasts with prof. Zamboni on the defects Protocol Aism and especially the fact that last October, a study still in progress and in spite of the proclamations as it is conducted "double blind", the Aism told reporters, "As of today, based on preliminary data, the presence of CCSVI has been observed generally in less than 10% of the subjects examined. "According to some experts in research methodology these statements may constitute a serious "research bias" can invalidate the study Cosmo, as there is ample evidence of statements made ahead of time can adversely affect the operators of the study (even when they were perfectly prepared) .
Then,very interesting is the proud quote of the section on the site AIsm about CCSVI which are unfortunately omitted some recent studies have confirmed a correlation between MS and CCSVI and where the President (who was not given as a specialist in the field vascular) dares even his free interpretation of the study published in Radiology by Dr. Marcello Mancini of Naples, forgetting that any comments should be addressed in scientific literature to the same magazines that publish it and then evaluate on the basis of their merits. In his third answer when speaking in reference to Brave Dreams multicenter study funded by the Emilia Romagna Region, of course forget to mention that the Aism had repeatedly promised a loan that was later denied on the basis of an opinion of the Scientific Committee of Aism (birth after six months ...), where some key members have potential conflict of interest because of their relationships with pharmaceutical companies. Finally, do not speak of the demands by the major scientific societies to perform interventional studies on the topic (see for example, what emerged during the last meeting of the Society of Interventional Radiology, San Francisco).But no matter, the Aism thought on CCSVI to patients and their families is now well known, but the old saying "errare humanum est, perseverare autem diabolicum".
Il potente presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (Fism) nonché direttore generale della collegata Aism, nell'imbararazzato tentativo di difendere lo studio multicentrico profeticamente denominato "Cosmo" sull'incidenza dell'insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI) nella sclerosi multipla, da cui si era dissociato già nel 2010 lo scopritore della CCSVI, l'italiano prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell'Università di Ferrara), ha concesso un'intervista dal consueto tono autoreferenziale al sito "Salute 24" della testata "Il Sole 24 Ore".
Nessuna particolare novità dal ripetitivo bla bla bla che ne esce, ma merita forse fare qualche breve considerazione su alcune inesattezze affermate.
Nella prima risposta quando fa riferimento agli studi "a favore" ed a quelli "contro" il Presidente si dimentica di spiegare che quest'ultimi sono stati pubblicati in tempi insolitamente rapidi per la ricerca da team di neurologi, pregiudizialmente ostili all'ipotesi di Zamboni, che hanno applicato un protocollo difforme da quello necessario per una corretta diagnosi della CCSVI.
Inoltre, quando il Presidente con malcelato orgoglio afferma che la CCSVI "potrebbe essere presente in una bassa percentuale di persone o addirittura potrebbe non esistere..." si dimentica di riferire che recentemente è stato pubblicatro sulla rivista medica Functional Neurology (che non è certo Topolino...) uno studio flebografico (vero gold standard per la diagnosi della CCSVI) su ben 586 pazienti, dove sono state trovate anomalie venose nel 96,1% dei casi esaminati (!) confermando che le patologie venose sono fortemente associate alla sclerosi multipla.
Continuando a negare una possibile correlazione tra CCSVI e SM ovviamente passa poi direttamente a propagandare lo studio Cosmo di Aism, omettendo di riferire dei contrasti con il prof. Zamboni sui difetti del protocollo Aism e soprattutto del fatto che nell'ottobre scorso, a studio ancora in corso ed in barba ai proclami come esso venga condotto "in doppio cieco", l'Aism ha dichiarato alla stampa "A oggi, sulla base di dati preliminari, la presenza di CCSVI è stata osservata globalmente in meno del 10% dei soggetti esaminati".
Secondo alcuni esperti di metodologia della ricerca queste dichiarazioni potrebbero costituire un grave "bias di ricerca" in grado di invalidare lo studio Cosmo, essendoci ampie tracce di dichiarazioni fatte anzitempo in grado di influenzare negativamente gli operatori dello studio (anche quando fossero stati perfettamente preparati).
Fa poi veramente sorridere l'orgogliosa citazione della sezione sulla CCSVi nel sito dell'Aism dove purtroppo sono invece stati omessi alcuni recenti studi che hanno confermato una correlazione tra la CCSVI e la SM e dove il Presidente (che non risulta essere uno specialista del campo vascolare) azzarda addirittura una sua libera interpretazione dello studio pubblicato su Radiology dal Dr. Marcello Mancini di Napoli, dimenticando che eventuali commenti in letteratura scientifica vanno indirizzati alle stesse riviste che poi valutano se pubblicarli sulla base della loro fondatezza.
Nella sua terza risposta quando parla riferendosi allo studio multicentrico Brave Dreams promosso e finanziato dalla Regione Emilia Romagna dimentica ovviamente di riferire che l'Aism aveva più volte promesso un finanziamento che poi è stato negato sulla base di un parere del comitato scientifico di Aism (partorito dopo sei mesi...), in cui alcuni importanti componenti hanno dei potenziali conflitti d'interessi per via dei loro rapporti con le case farmaceutiche.
Non parla infine delle richieste da parte delle principali società scientifiche di effettuare studi interventistici sull'argomento (vedasi ad esempio quanto emerso durante l'ultimo meeting della Società di Radiologia Interventisticaa San Francisco).
Ma non importa, il pensiero di Aism sulla CCSVI ai malati di e alle loro famiglie è ormai ben noto ma gli antichi dicevano "errare humanum est, perseverare autem diabolicum".
Fonte: http://salute24.ilsole24ore.com/articles/14207-sclerosi-multipla-battaglia-fism-abbiamo-bisogno-di-dati-credibili-avanti-con-la-ricerca?refresh_ce
Sclerosi Multipla: una risposta al presidente di Fism-Aism sul Metodo Zamboni
AISM, the first Italian association which deals with MS, responds well to studies done on CCSVI:
The powerful chairman of the Italian Multiple Sclerosis Foundation (FISM), and AISM managing director , in attempt to defend the multicenter prophetically study "Cosmo" on the incidence of chronic cerebrospinal venous insufficiency (CCSVI) in multiple sclerosis by which disassociated in 2010 was the discoverer of CCSVI, Prof. Paolo Zamboni (Director of the Center for Vascular Diseases, University of Ferrara), gave an interview to the site from the usual tone of self "Salute 24" of the newspaper "Il Sole 24 Ore".
No special news from repetitive blah blah blah that comes out, but perhaps worth making some brief comments on some inaccuracies established.In the first response when referring to studies "for" and those "against" the President forgets to explain that the latter were published in unusually quick time for the research team of neurologists, prejudiced against the hypothesis of Zamboni , who applied a protocol other than that necessary for a proper diagnosis of CCSVI.Furthermore, when the President says with undisguised pride that CCSVI "may be present in a small percentage of people, or may not exist ..." you forgot to report that was recently pubblication on the medical journal Functional Neurology (which is not Mickey Mouse ...) a study phlebographic phase (true gold standard for diagnosis of CCSVI) of 586 patients well, where vein abnormalities were found in 96,1% of the cases examined (!) confirming that venous disease are strongly associated with multiple sclerosis. Continuing to deny a possible relationship between MS and CCSVI course then goes directly to propagate the study of Cosmo Aism, failing to report contrasts with prof. Zamboni on the defects Protocol Aism and especially the fact that last October, a study still in progress and in spite of the proclamations as it is conducted "double blind", the Aism told reporters, "As of today, based on preliminary data, the presence of CCSVI has been observed generally in less than 10% of the subjects examined. "According to some experts in research methodology these statements may constitute a serious "research bias" can invalidate the study Cosmo, as there is ample evidence of statements made ahead of time can adversely affect the operators of the study (even when they were perfectly prepared) .
Then,very interesting is the proud quote of the section on the site AIsm about CCSVI which are unfortunately omitted some recent studies have confirmed a correlation between MS and CCSVI and where the President (who was not given as a specialist in the field vascular) dares even his free interpretation of the study published in Radiology by Dr. Marcello Mancini of Naples, forgetting that any comments should be addressed in scientific literature to the same magazines that publish it and then evaluate on the basis of their merits. In his third answer when speaking in reference to Brave Dreams multicenter study funded by the Emilia Romagna Region, of course forget to mention that the Aism had repeatedly promised a loan that was later denied on the basis of an opinion of the Scientific Committee of Aism (birth after six months ...), where some key members have potential conflict of interest because of their relationships with pharmaceutical companies. Finally, do not speak of the demands by the major scientific societies to perform interventional studies on the topic (see for example, what emerged during the last meeting of the Society of Interventional Radiology, San Francisco).But no matter, the Aism thought on CCSVI to patients and their families is now well known, but the old saying "errare humanum est, perseverare autem diabolicum".
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